Oggi si fa moltissima formazione online.
Con la pandemia, il 2020 ha certamente segnato uno spartiacque per la formazione, con un “prima” e un “dopo”. Ma Editoria e Scrittura fa formazione online da moltissimi anni. I corsi online sono molto importanti per permettere a tutti di partecipare, senza vincoli geografici. Ma, soprattutto, consentono la personalizzazione della formazione. L’allievo gestisce il suo ritmo e il suo tempo attraverso l’allenamento e l’educazione alla responsabilità delle risorse individuali per raggiungere obiettivi e traguardi. Il mondo del lavoro chiede un atteggiamento propositivo, attivo, capace di gestire il tempo, di organizzarlo per ottenere il risultato voluto. Un atteggiamento molto diverso dalla “pappa precotta” di un certo accademismo che si rivela molto lontano dalla realtà lavorativa che gli studenti si trovano ad affrontare.
Dunque corsi molto pratici, in sintonia con tutta la tradizione formativa. Le lezioni si svolgono in diretta video, altre vengono inviate. Il taglio è pratico, adatto a una formazione professionale in grado di immettere nel mercato figure specializzate.
Le lezioni sono tenute da Francesca Pacini, giornalista, scrittrice, esperta di editoria e comunicazione, che insegna e segue gli allievi passo dopo passo, in un percorso didattico maturato in trenta anni di attività professionale.
I corsi on line di Editoria e Scrittura richiedono impegno. Si tratta di un percorso di crescita in cui affrontano moltissime esercitazioni, tornando più volte sugli stessi aspetti che, di volta, in volta, evolvono. Un po’ come un percorso a spirale in cui si ripassa nel medesimo luogo ma da un punto di osservazione diverso.
La formazione online non è meno efficace di quella in aula. L’unica differenza è la modalità di interazione e svolgimento.
Le lezioni in video prevedono una diretta proprio per evitare la passività anche da parte del formatore. Noi ci siamo, sempre. E le nostre lezioni cambiano, non ripetiamo mai le stesse cose, ogni volta seguiamo anche gli spunti e le riflessioni maturate ogni giorno.
Insomma, cerchiamo di “restare umani” anche se usiamo il mondo digitale.
Non a caso, con orgoglio, siamo AI free. E lo resteremo.