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Intelligenza artificiale e fotografia: quale realtà?

 

L'intelligenza artificiale fa discutere, molto.

Il suo uso entra in un momento storico difficile per tutta l'umanità, un momento drammaticamente percoso da guerre che incendiano tutto il pianeta, emergenze, crisi di ogni tipo. Mai come adesso la necessità di comprendere ciò che accade nel mondo può, e deve, fare la differenza.

Viviamo in un sistema digitale in cui siamo invasi da informazioni, eppure la falsficazione della realtà, proprio grazie agli strumenti tecnologici che ci hanno permesso di coglierla in lungo e in largo, collegando geografie, lingue, culture e popoli, minaccia l'autentica comprensione degli avvenimenti, in cui i fatti sono spesso intrisi di propaganda, manipolazione, occultamento. Sì, le famose "fake news" (espressione orribile, tragicamente mutuata dal linguaggio anglosassone).

L'accelerazione dell'informazione trascina con sé la sua ombra, cioè la disinformazione. Dunque è sempre più difficile filtrare, selezionare, approfondire, immersi come siamo in un mare magnum di testi e foto in cui rischiamo di affogare.

Oggi intendo concentrarmi sulle immagini.

Se la fotofrafia ha sempre rappresentato il "fermo immagine" della realtà, e la sua fedele  rappresentazione, oggi invece rischia di essere usata per  mistificare la realtà che dovrebbe invece raccontare.

La facilità con cui costruiamo immagini prendendo pezzi qua e là rischia di essere usata per veicolare la propaganda spacciata per informazione.

Sappiamo veramente, davanti a un'immagine, se la rappresentazione di quella realtà è davvero fedele o se il contesto è stato invece manomesso?

La vecchia camera oscura è stata sostituita da programmi digitali capaci di creare immagini che farebbero impallidire le visioni oniriche di un De Chirico, o un Dalì.

Ma questi stessi programmi creano artifici, e il problema nasce quando si deve testimoniare un accadimento, come nel caso della fotografia dei reporterm dei documentaristi.

Siamo davvero sicuri che ciò che stiamo guardando sia reale?

Oggi potremmo prendere l'immagine di alcuni morti in un aparte del mondo, e portarli in un contesto completamente diverso, con il solo sforzo di un click.

Saremmo veramente capaci di distinguere il vero dal falso?

A peggiorare le cose arrivano le immagini costruite con l'Intelligenza Artificiale, ancora più astuta della già diabolica mente di un uomo.

Più precisa, più potente.

Da un certo punto di vista, l'oggettivazione presente in una vecchia fotografia fornisce la garanzia di autenticità.

Poco importa se irreali, e modificati, sono i sorrisi o le gambe dei selfie che compaiono su Instagram, il luogo della perfezione "ritoccata", dei filtri, delle app per ringiovanire.

Ciò che invece conta, e deve stimolare una riflesisone, è la fedeltà quando si deve racocntare il reale, e non il mondo posticcio dei social. Ed è proprio sui social che oggi si cercano sempre di èiù le fonti di informazione, sia visive che contenutistiche. Tanto che i vari Zuckenberg, e compoagnia bella, devono controllare costantemente il flusso di informazioni, alla ricerca, con i loro "fact checker" delle famose bufale che portano alla disinformazione. E questa è una storia che merita un aporofondimento a parte (i social hanno dimostrato di essere schierati, e niente affatto neutralli, privilegiando le informazioni condivise dai loro governi).

Dunque la facilità con cui l'immagine artificiale può essere manomessa deve farci pensare, in tempi in cui il pensiero crtiico sembra quasi vietato.

L'intelligenza artificiale avrà  un impatto sempre maggiore, e noi dovremo interrogarci, e saper distinguere il vero dal falaso.

Per quantro riguarda il mondo della fotografia, e delle immagini, più in generale, la ricerca, l'approfondimento e il confronto rimarranno lo scudo con cui difenderci, cercando in rete, riflettendo quando abbiamo un dubbio, un sospetto.

Perchè l'ironia della realtà "aumentata" è che, di fatto, aumenta anche la manipolazione, in ogni suo aspetto.

Cerchiamo perciò di essere sempre vigili, e attenti.

La "fotografia della realtà" è un'espessione derivata proprio dalla capacità, in passato, di mostrare il reale attraverso le immagini.

Siamo sicuri che oggi, nel mondo dell'informazione, sia ancora - e sempre - così?

 

Francesca Pacini

 

 

 

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